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Sacro di Birmania
Storia
Secondo la
tradizione il Birmano discenderebbe dai gatti dei templi birmani, in
particolare dalla gatta Sita, portata gravida in Francia nel 1919 da
August Pavie. La leggenda associa infatti il Birmano ad un gatto bianco
di nome Sinh, vissuto in un tempio dedicato alla dea Tsun-Kyan-Kse, dagli
occhi di zaffiro, insieme al sacerdote Mun Ha. Ma il tempio fu attaccato
dai predoni che uccisero il sacerdote assorto in preghiera. Il fedele
Sinh saltò sul suo corpo per proteggerlo e fissò il suo sguardo su
quello della Dea. Improvvisamente la sua candida pelliccia assunse una
tonalità dorata e i suoi occhi diventarono blu mentre le zampe, il muso
e la coda virarono dal bianco al bruno della terra. Quanto ai suoi piedi
, che posavano sul corpo senza vita dell’amato padrone, rimasero bianchi
come la neve, quasi a voler simboleggiare la purezza del suo spirito. Da
quel momento tutti i gatti di quel colore furono considerati sacri.
Contrariamente a quanto suggerisce il nome e la leggenda che lo circonda
il Sacro di Birmania è francese. I primi soggetti sarebbero selezionati
dall' incrocio di un Siamese “ guantato “ con gatti a pelo lungo bianco
( Angora bianco o Persiano bianco nella regione di Nizza in Costa Azzurra
per fare la prima apparizione nella esposizione felina di Parigi nel
1920, si trattava di una femmina seal point Poupée de Madalpour. Dopo la
Seconda Guerra Mondiale la razza stava per scomparire e solo grazie ad
una unica coppia di gatti Sacri di Birmania rimasti, risultanti dal
Libro Origini Francese, si poté andare avanti con l'allevamento della
razza. Nel 1959/1960 la razza venne introdotta negli Stati Uniti e
successivamente nel 1965 in Gran Bretagna dove venne riconosciuta
ufficialmente.
Morfologia
Il Sacro di Birmania è un Gatto di struttura da media a forte, con
ossatura robusta, ma il corpo è leggermente allungato, massiccio e
possiede una muscolatura elastica. Con il pelo sottile e setoso, morbido, di tipo
semilungo con poco sottopelo, corto sul muso, si allunga gradualmente
sulle guance e diventa lungo e folto attorno al collo dove forma
un’abbondante gorgiera. Sul dorso e sui fianchi rimane lungo, si
accorcia leggermente sulle zampe, è ondulato sul ventre e non si annoda.
Il gatto Sacro di Birmania mostra le caratteristiche di colore dei color points per cui il colore del mantello si limita sul muso, orecchie,
zampe, coda e genitali. Il resto del corpo ha una tinta chiarissima che
va dal colore leggermente dorato al colore del fiore della magnolia.
Particolare è la maschera che incornicia con forma romboidale gli occhi, muso, guance e bocca ed è nettamente staccata dai points delle
orecchie. Ha una forma piuttosto robusta, la fronte è leggermente
arrotondata, le guance piene, il mento nettamente disegnato, il naso di
media lunghezza e presenta una leggera depressione, profilo leggermente
arrotondato. Gli occhi di forma non troppo arrotondata, leggermente
ovali di colore blue intenso. Il guantaggio è la caratteristica
principale della razza, questi famosi guanti devono rispondere ad un
disegno ben preciso e molto difficile da ottenere. Lo standard della
razza vuole che i guanti bianchi sulle zampe anteriori si arrestino
sopra l'articolazione ed inferiormente nella zona tra le dita ed il
metacarpo. Il guanataggio può essere leggermente più alto nelle zampe
posteriori. Tra la metà e i due terzi della superficie del tallone e
termina a punta a forma di V rovesciata. Proprio queste ultime si
chiamano “punte” o “speroni” e se non li possiede un Birmano non può
aspirare a una carriera espositiva. Lo standard richiede inoltre una
regolare simmetria sulle quattro zampe. Bisogna tuttavia ammettere che
il guantaggio ideale è rarissimo ed anche i più titolati rappresentanti
della razza presentano sovente piccole irregolarità. La trasmissione del
guantaggio non è controllabile, due Gatti perfettamente guantati non
danno automaticamente vita a cuccioli con un guantaggio ben riuscito.
Carattere
Equilibrato e sereno, il Birmano è un compagno adorabile, molto
socievole si dimostra amichevole con i cani, i bambini e gli altri
Gatti. Gli allevatori lo descrivono come un tipo “esclusivo” perché non
ama far parte di un gruppo troppo numeroso, due o tre gatti sono per lui
più che sufficienti. In compenso ama moltissimo la compagnia dell’amico
umano, non sopporta l' indifferenza e ancor meno la solitudine. Non è un
gran chiacchierone ma sa farsi capire molto bene. E’ tanto affettuoso con
il suo padrone quanto distaccato e indifferente con gli estranei. E’ un
gatto molto accomodante purché non gli si imponga niente con la forza e
si adatta bene sia in appartamento che in una casa con giardino. Il
Birmano ha un carattere molto tranquillo, è socievole, allegro e cosa
non comune tra ì gatti, poco permaloso. Il suo miagolio è dolce e
delicato.
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